Portale Turistico del Comune di Nepi

Acquedotto

Acquedotto di Nepi con particolari ripresi dall'altezza del Piazzale de La Bottata

Uno degli scorci più belli di Nepi è quello caratterizzato dalle arcate del suo Acquedotto. Un capolavoro di inestimabile valore storico incastonato tra le antiche mura della cittadina. Questa straordinaria opera ingegneristica, frutto di secoli di storia, rappresenta una testimonianza tangibile della maestria e della perseveranza umana nel superare le sfide poste dalla natura.

L’Acquedotto di Nepi: tra storia, ingegneria e natura

Il sogno di portare l’acqua fresca e cristallina dalla sorgente di Varano al centro abitato di Nepi ha attraversato i secoli, da quando nel 1559 vennero avviati i primi tentativi. Questa aspirazione, che vide coinvolti numerosi architetti, tra cui la mente geniale del Vignola, si scontrò con ostacoli tecnici insormontabili, rimanendo inappagata fino all’intervento decisivo del cardinal Giuseppe Renato Imperiali nel XVIII secolo. Fu grazie alla sua visione e alla competenza dell’architetto Filippo Barigioni e del mastro Giuseppe Bernascone che, nel 1727, l’ambizioso progetto trovò finalmente compimento, segnando l’inizio di una nuova era per Nepi e i suoi abitanti.

Per festeggiare la messa in funzione dell’acquedotto fu realizzata l’imponente fontana che ancora oggi domina la Piazza del Comune, situata all’interno dell’arcata centrale del Palazzo Comunale.

Particolare di uno dei due mascheroni che adornano la fontana di Piazza del Comune a Nepi disegnata dall'Architetto Filippo Barigioni

L’acquedotto si estende per tre miglia, un vero e proprio capolavoro di ingegneria che, con le sue 36 arcate, attraversa il paesaggio rurale fino a raggiungere le mura della città, superando il profondo vallone scavato dal torrente Falisco con una struttura monumentale che evoca la grandiosità degli acquedotti romani. Questa imponente costruzione non solo testimonia l’avanzata conoscenza tecnica dell’epoca ma racconta anche la storia di una comunità che ha saputo guardare al futuro, investendo risorse e ingegno per migliorare le condizioni di vita dei suoi cittadini.

L’Acquedotto di Nepi, con la sua presenza scenografica, ha catturato l’immaginazione di artisti e cineasti, divenendo protagonista di opere d’arte e pellicole cinematografiche. La sua fama ha varcato i confini nazionali, attirando l’interesse di figure illustri come William Turner, che ne immortalò le forme sinuose nei suoi schizzi di viaggio, e di registi del calibro di Mario Monicelli e Nino Manfredi, che scelsero le sue arcate come sfondo per alcune delle scene più suggestive dei loro film.

Oggi, l’Acquedotto di Nepi non solo continua a svolgere la sua funzione originaria, alimentando le fontane pubbliche della città, ma si offre anche come meta di indiscusso interesse per chi desidera esplorare i luoghi dove la storia si intreccia con la bellezza naturale.

L’Acquedotto di Nepi invita dunque a un’esplorazione che va oltre la mera visita turistica, offrendo un’esperienza unica in cui la conoscenza e l’ammirazione si fondono in un sentimento di profonda connessione con il patrimonio culturale e naturale di questa terra. Venire a Nepi significa intraprendere un viaggio affascinante nella storia, nell’arte e nella tradizione, dove ogni pietra, ogni arcata, racconta storie di sfide, innovazioni e trionfi umani che hanno reso possibile la realizzazione di questa meraviglia ingegneristica.

Invitiamo dunque tutti a scoprire l’Acquedotto di Nepi, a lasciarsi incantare dalla sua maestosità e dalla storia che porta con sé, in un percorso che unisce il passato al presente in un dialogo continuo e sempre vivo.